Storie sulla diversità: solo un bacio
Storie e Notizie N. 1403
Le autorità del Marocco hanno arrestato due ragazze adolescenti, la sedicenne Sanaa e Hajar, di un anno più grande, con l’accusa di essersi baciate sul tetto di una casa.
Trattasi di reato ai sensi dell’articolo 489 del codice penale, ovvero “atti licenziosi o innaturali con un individuo dello stesso sesso", punibile secondo l'Associazione marocchina dei diritti dell'uomo con la reclusione da sei mesi a tre anni.
Prudenza, ci vuole prudenza, mormora Hajar.
Cambierà, prima o poi cambierà e il tempo farà la sua parte.
E’ già accaduto.
E quello che ieri era immondo, oggi è scontato.
Si confonde nel quadro, come colori veniali e forme trascurabili.
Alla stregua di ciò che ora dovrebbe essere scontato e invece risuona come immondo.
Hai ragione, fa Sanaa seppur a malincuore.
Non dobbiamo aver fretta.
Accontentiamoci del minimo.
Poiché minimo è solo una parola, innanzi all’abbraccio di sguardi.
L’intreccio di sorrisi, solo in apparenza identici.
E uno sfiorarsi appena accennato, al meglio disegnato in ogni dettaglio al riparo di una sana immaginazione, altro che licenzioso e innaturale.
Brava, approva Hajar, dopo essersi guardata intorno, in cerca di occhi crudeli e animi avariati, quelli sì licenziosi e innaturali.
Sono felice che siamo d’accordo.
E’ questa la nostra forza.
Con il proibito che separa l’amore dalla legge, è costruito il ponte che il tuo cuore lega al mio.
Aspettiamo, insieme aspettiamo.
Ora e per sempre, esclama Sanaa sull’impeto dell’istante, pentendosi subito di aver alzato la voce.
Ogni amorevole gesto mancato.
Tutte le affettuosità impossibili.
Le presunte anormalità che sperimentano purezza e perfezione solo nelle pieghe del non detto.
Tutto sarà nostro.
Lì dove siamo.
E un giorno saremo.
Vedrai, promette Hajar.
Vedrai che la calma arriverà.
La terra non può tremare per sempre.
Così come le onde prima o poi trovano terra.
L’isola bramata, la casa in cui arrivi, giammai nasci.
La tua, sussurra Sanaa.
La nostra, corregge, Hajar.
Prudenza, dicono entrambe, cambierà. E’ già successo e così sarà ancora, perché questa è la narrazione di tutte noi, meravigliosi accostamenti di parole e sogni, scambiate per inaccettabili refusi, perché apparse troppo presto sulla pagina.
Poi però tutto diventa così giusto e bello.
Che ogni discorso si frantuma.
Ogni norma va a farsi benedire.
E la vita, l’unica che abbiamo adesso, prende il sopravvento sul futile.
Perché vale la pena rischiare ogni secondo che resta.
Per un bacio.
Solo un bacio.
Vieni ad ascoltarmi a teatro, Elisa e il meraviglioso degli oggetti, Sabato 5 Novembre alle 21 al Teatro Planet, Roma
Leggi anche il racconto della settimana: I mostri non esistono
Leggi altre storie sulla diversità
Ascolta la mia canzone La libertà
Compra il mio ultimo libro, Elisa e il meraviglioso mondo degli oggetti, Tempesta Editore
Le autorità del Marocco hanno arrestato due ragazze adolescenti, la sedicenne Sanaa e Hajar, di un anno più grande, con l’accusa di essersi baciate sul tetto di una casa.
Trattasi di reato ai sensi dell’articolo 489 del codice penale, ovvero “atti licenziosi o innaturali con un individuo dello stesso sesso", punibile secondo l'Associazione marocchina dei diritti dell'uomo con la reclusione da sei mesi a tre anni.
Prudenza, ci vuole prudenza, mormora Hajar.
E’ già accaduto.
E quello che ieri era immondo, oggi è scontato.
Alla stregua di ciò che ora dovrebbe essere scontato e invece risuona come immondo.
Hai ragione, fa Sanaa seppur a malincuore.
Non dobbiamo aver fretta.
Accontentiamoci del minimo.
Poiché minimo è solo una parola, innanzi all’abbraccio di sguardi.
L’intreccio di sorrisi, solo in apparenza identici.
E uno sfiorarsi appena accennato, al meglio disegnato in ogni dettaglio al riparo di una sana immaginazione, altro che licenzioso e innaturale.
Brava, approva Hajar, dopo essersi guardata intorno, in cerca di occhi crudeli e animi avariati, quelli sì licenziosi e innaturali.
Sono felice che siamo d’accordo.
E’ questa la nostra forza.
Con il proibito che separa l’amore dalla legge, è costruito il ponte che il tuo cuore lega al mio.
Aspettiamo, insieme aspettiamo.
Ora e per sempre, esclama Sanaa sull’impeto dell’istante, pentendosi subito di aver alzato la voce.
Ogni amorevole gesto mancato.
Tutte le affettuosità impossibili.
Le presunte anormalità che sperimentano purezza e perfezione solo nelle pieghe del non detto.
Tutto sarà nostro.
Lì dove siamo.
E un giorno saremo.
Vedrai, promette Hajar.
Vedrai che la calma arriverà.
La terra non può tremare per sempre.
Così come le onde prima o poi trovano terra.
L’isola bramata, la casa in cui arrivi, giammai nasci.
La tua, sussurra Sanaa.
La nostra, corregge, Hajar.
Prudenza, dicono entrambe, cambierà. E’ già successo e così sarà ancora, perché questa è la narrazione di tutte noi, meravigliosi accostamenti di parole e sogni, scambiate per inaccettabili refusi, perché apparse troppo presto sulla pagina.
Poi però tutto diventa così giusto e bello.
Che ogni discorso si frantuma.
Ogni norma va a farsi benedire.
E la vita, l’unica che abbiamo adesso, prende il sopravvento sul futile.
Perché vale la pena rischiare ogni secondo che resta.
Per un bacio.
Solo un bacio.
Vieni ad ascoltarmi a teatro, Elisa e il meraviglioso degli oggetti, Sabato 5 Novembre alle 21 al Teatro Planet, Roma
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