Storie di guerre senza testimoni e asteroidi

Storie e Notizie N. 1362

“Dobbiamo porre maggior enfasi sulla popolazione civile”, ha dichiarato uno dei giornalisti liberati di recente in Siria, Ángel Sastre. “Perché le guerre senza testimoni sono il peggior tipo di guerre…”
Storie ignorate, frammenti trascurabili che ci passano accanto veloci, come il piccolo LT1 che sfiora il nostro pianeta, ma viene scoperto solo tre giorni prima…

Siamo tanti.
Troppi.
Siamo come asteroidi dal nome facile.
Da dimenticare.
Siamo come comete dalla coda mozzata e dalla vita breve, perché tale è lo spazio guadagnato sui giornali e quando accade è sempre troppo tardi.
Come una ragazzina di sedici anni che muore di overdose in un ospedale abbandonato della capitale. Non proveniamo da un film di denuncia del secolo scorso. Accade davvero, nel 2016, non negli anni settanta.
Siamo il migrante ucciso e tutto ricomincia.
Perché se lo meritava, no?
Perché era violento, disturbato e fuori di sé.
Perché era migrante e sarebbe bastato, siamo onesti, per una volta.
Siamo le donne maltrattate quotidianamente tra quattro mura, spesse quanto la distanza tra il reale interesse comune e le genti invisibili, per opera dell’abominio di carne rancida, poco cervello e nulla di umano a cui tentiamo di opporci.
Leggi bene, non siamo quelle uccise e protagoniste sulle prime pagine.
Siamo quelle di cui non saprai mai nulla.
Finché rimarranno in vita.
Pensaci, perché l’inganno potrebbe essere esteso a piacimento, allargando l’inquadratura oltre i consueti confini.
E allora, per ogni fattaccio opportunamente denunciato, guarda oltre.
Eccoci, ci vedi, ora?
Siamo i bambini picchiati dalla truce maestra nell’antro scolastico privo di telecamere nascoste.
E siamo gli anziani altrettanto torturati dall’infermiere indisturbato.
Siamo addirittura tutti gli attori del ciclo maledetto di cui nessuno ha mai sentito alcunché. La guerra, i morti civili, i bambini sopravvissuti, i giovani cresciuti a odio e vendetta, i terroristi che chiudono il cerchio e di nuovo guerra.
Senza testimoni.
Siamo troppi.
Molti di più di quel che credi.
Altrimenti troveremmo insuperabile difficoltà a comprendere le superficialità del vivere morbido.
Siamo come asteroidi intercettati solo in ritardo.
Ma stai tranquillo, non verremo mai a te.
Perché, come è accaduto con voi altri, la vita l’abbiamo solo sfiorata...

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