Storie sui diritti umani: Torture Cia rapporto completo dal futuro
Storie e Notizie N. 1170
Come già preannunciato giorni addietro, è stata diffusa una parte del report sulle torture e le violenze compiute in questi anni dalla CIA con il pretesto della minaccia terroristica, con o meno l’avallo del governo statunitense.
Commentando i disumani atti commessi da carcerieri, militari e pseudo medici, Obama li ha definiti ‘metodi incompatibili con i valori del nostro Paese’.
Ecco, quando vedo divenire cosa pubblica misfatti, tali anche in tempi altamente non sospetti, un ribollente movimento si agita nella mia pancia che tento di sublimare scrivendo.
Ad esempio una lettera a te, che vivi laggiù o lassù.
Insomma, da qualche parte…
Caro uomo del futuro,
o donna, che sarebbe pure meglio.
Insomma, chiunque tu sia.
Presumo che, tra le tante invenzioni, avrete in casa la macchina del tempo.
No? Non l’avete ancora inventata?
Be’, allora, fa’ il favore: inoltra la lettera più avanti, negli anni a seguire.
Sono certo che qualcuno ce l’avrà, laggiù, lassù.
Ovunque egli sia, ovvero ella, che è sempre meglio.
E’ arrivata? Eh, certo che è arrivata, chissà a quali velocità vi spedite le cose, voi altri.
Ci sei? Sei in linea?
Caro, anzi, cara,
ti scrivo da quaggiù o quassù.
Dal modesto qui, ecco.
Come saprai meglio di me, ne abbiamo di strada da fare.
Pensa che non abbiamo la macchina del tempo e che c’è ancora gente che guarda Bruno Vespa.
Nondimeno, i problemi sono ben altri.
Per esempio, questa cosa dei rapporti.
Hai presente? Dai, quelle relazioni scottanti e scioccanti, angoscianti e infamanti.
Mai anticipanti, nel senso di prima che la frittata sia fatta.
O che la gente venga torturata ingiustamente, per dirne una a caso.
Immagino che abbiate da qualche parte un librone di dimensioni a dir poco ciclopiche.
Salvato su memoria capiente quanto il mondo stesso.
Oppure, magari, avete ancora il cartaceo, che in fondo ci spero.
Quale librone?
Guarda, scommetti che, malgrado verrà completato nel futuro, so già cosa c’è scritto?
Prove? Eccole.
C’è scritto ovviamente che la tortura è sbagliata.
Ma si parla anche della disumanità nell’imprigionare una vita dentro quattro mura solo per dimenticarla, della violenza nella discriminazione in base all’oggetto del proprio amore e dell’idiozia di poter pensare di eliminare un conflitto con la rabbia, l’odio e perfino il dolore.
Giusto, vero?
Che vuoi farci, voi che vivete laggiù, lassù, ovunque voi siate, avete la macchina del tempo per visitare il passato.
Qualcuno di noi, invece, il vostro futuro lo sogna.
O magari le spara a caso sperando di prenderci.
Ma torniamo al librone.
Non potreste mandarcelo tutto insieme, invece che scriverlo un po’ alla volta?
In tanti, troppi, non immagini quanti, te ne sarebbero grati.
Sbrigati, ti prego.
Che per costoro il tempo è questione di vita.
O di morte.
Compra il mio nuovo libro, Roba da bambini, Tempesta Editore.
Come già preannunciato giorni addietro, è stata diffusa una parte del report sulle torture e le violenze compiute in questi anni dalla CIA con il pretesto della minaccia terroristica, con o meno l’avallo del governo statunitense.
Commentando i disumani atti commessi da carcerieri, militari e pseudo medici, Obama li ha definiti ‘metodi incompatibili con i valori del nostro Paese’.
Ecco, quando vedo divenire cosa pubblica misfatti, tali anche in tempi altamente non sospetti, un ribollente movimento si agita nella mia pancia che tento di sublimare scrivendo.
Ad esempio una lettera a te, che vivi laggiù o lassù.
Insomma, da qualche parte…
Caro uomo del futuro,
o donna, che sarebbe pure meglio.
Insomma, chiunque tu sia.
Presumo che, tra le tante invenzioni, avrete in casa la macchina del tempo.
No? Non l’avete ancora inventata?
Be’, allora, fa’ il favore: inoltra la lettera più avanti, negli anni a seguire.
Sono certo che qualcuno ce l’avrà, laggiù, lassù.
Ovunque egli sia, ovvero ella, che è sempre meglio.
E’ arrivata? Eh, certo che è arrivata, chissà a quali velocità vi spedite le cose, voi altri.
Ci sei? Sei in linea?
Caro, anzi, cara,
ti scrivo da quaggiù o quassù.
Dal modesto qui, ecco.
Come saprai meglio di me, ne abbiamo di strada da fare.
Pensa che non abbiamo la macchina del tempo e che c’è ancora gente che guarda Bruno Vespa.
Nondimeno, i problemi sono ben altri.
Per esempio, questa cosa dei rapporti.
Hai presente? Dai, quelle relazioni scottanti e scioccanti, angoscianti e infamanti.
Mai anticipanti, nel senso di prima che la frittata sia fatta.
O che la gente venga torturata ingiustamente, per dirne una a caso.
Immagino che abbiate da qualche parte un librone di dimensioni a dir poco ciclopiche.
Salvato su memoria capiente quanto il mondo stesso.
Oppure, magari, avete ancora il cartaceo, che in fondo ci spero.
Quale librone?
Guarda, scommetti che, malgrado verrà completato nel futuro, so già cosa c’è scritto?
Prove? Eccole.
C’è scritto ovviamente che la tortura è sbagliata.
Ma si parla anche della disumanità nell’imprigionare una vita dentro quattro mura solo per dimenticarla, della violenza nella discriminazione in base all’oggetto del proprio amore e dell’idiozia di poter pensare di eliminare un conflitto con la rabbia, l’odio e perfino il dolore.
Giusto, vero?
Che vuoi farci, voi che vivete laggiù, lassù, ovunque voi siate, avete la macchina del tempo per visitare il passato.
Qualcuno di noi, invece, il vostro futuro lo sogna.
O magari le spara a caso sperando di prenderci.
Ma torniamo al librone.
Non potreste mandarcelo tutto insieme, invece che scriverlo un po’ alla volta?
In tanti, troppi, non immagini quanti, te ne sarebbero grati.
Sbrigati, ti prego.
Che per costoro il tempo è questione di vita.
O di morte.
Compra il mio nuovo libro, Roba da bambini, Tempesta Editore.
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