Storie sull'ambiente: Giornata mondiale della natura al contrario
Storie e Notizie N. 1072
Oggi Giornata mondiale della natura per la prima volta: World Wildlife Day, evento dedicato alla flora e alla fauna selvatica.
Immaginiamo di celebrarlo al contrario.
Di conseguenza, i celebrati e i celebranti sarebbero invertiti…
Lo sappiamo, non è facile.
Non lo è mai.
Abbiamo i nostri, di problemi, e la natura ci mette ogni giorno del suo per ricordarcelo.
Per ricordarci dove siamo.
Chi siamo.
E chi può farci impunemente del male.
Loro.
Ogni attimo della nostra trascurabile esistenza.
Perfino senza rendersi conto di averlo fatto.
Ignari di aver ucciso.
O anche solo torturato.
Eppure siamo qui, in questo giorno, per affermare che pure loro sono esseri viventi.
Anche loro hanno diritto a vivere su questo pianeta.
Anche loro sono qui per sopravvivere, non vivere.
Perché la mera esistenza non è mai stato lo scopo di tutto.
Restare lo è.
Come tutti noi, del resto.
Lo sappiamo, non è comprensibile.
Molto di quel che vediamo sull’altro lato del fiume si mostra come assurdo da ogni di punto di vista.
Anche il loro.
Ma chi di noi potrebbe arrogarsi il diritto di decidere quale, nell’infinito delle azioni, abbia davvero un senso e quale no?
E chi tra loro potrebbe tanto, nonostante taluni sostengano il contrario?
Lo sappiamo, chiunque di noi lo ha pensato.
Almeno una volta nella vita.
Ammettiamolo, in questo sacro giorno.
Spazziamoli via.
Distruggiamoli tutti.
Liberiamoci di quest’ottuso cancro.
Un virus micidiale, un’invasione di ratti o di ragni velenosi.
Un’immensa mandria di bufali che corre da un meridiano all’altro.
Un colpo di coda di un migliaio di balene, tutte all’unisono, a dar vita allo tsunami perfetto. Davvero, perfetto, e non solo puntuale con la povera gente dei paesi meno fortunati.
Via l’eletto, via le guerre.
Via le ingiustizie.
E via le violenze sugli inermi.
Via l’abuso degli innocenti.
E, soprattutto, via l’inutile e folle sopravvalutata dedizione all’odio.
Dell’uno verso l’altro.
Leggi come la danza preferita.
Da loro.
Lo sappiamo, non crediate che non lo sappiamo.
Che passato questo giorno di festa, le cose potranno essere anche peggiori.
Questa è la natura, sorelle.
Anche questa lo è, fratelli.
E se all’alba di domani saremo ancora qui ringrazieremo le nostre madri e i nostri padri.
E faremo all’amore con la natura come abbiamo sempre fatto: con immenso rispetto.
Tanto quanto quello che abbiamo ancora per loro.
Gli umani...
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