Storie sulla luna: Coniglio di Giada è innamorato
Storie e Notizie N. 1060
Buone notizie, signore e signori.
Trascorsi venti giorni di preoccupante silenzio, Yutu, il Coniglio di Giada cinese o Rover, si è risvegliato ed è tornato a funzionare.
Sono state giornate d’angoscia e notti insonni per i familiari di Yutu, credo sia comprensibile.
Ma ora è il momento di esultare e liberarsi dall’ansia accumulata.
“L’ho sempre detto, io, e nessuno mi da mai ascolto”, si è lamentato papà Chang, satellite in pensione. “I narcolettici non dovrebbero fare gli astronauti, ma sua madre gli ha consigliato di non metterlo nel curriculum ed ecco cosa succede.”
Il genitore ha così rivelato alla stampa il segreto disturbo che a quanto pare Yutu aveva nascosto durante i colloqui con i funzionari dell’Agenzia Spaziale di Pechino.
Questi ultimi hanno invitato Yutu a tornare immediatamente ma inquadrato nel monitor il nostro ha sorriso senza rispondere, facendo cenni d’assenso con il braccio meccanico mostrando il classico okay, ovvero il cerchio con il pollice e l’indice.
Pollice e indice robotici, è chiaro.
“Ha lasciato l’apparecchio acustico a casa, processore di mamma sua”, ha tentato di giustificarlo sua madre Lyn, un’anziana tv in bianco e nero di quelle con la manopola e senza telecomando.
Dal canto suo, i vertici dell’Agenzia spaziale hanno annunciato un’inchiesta interna.
La nebbia della bufera si è diradata e un nome è venuto fuori.
Trattasi di una talpa che ha falsificato gli esami di ammissione del Coniglio lunare, che è poi la sorella di Yutu.
La stampante Mosako.
“E’ adottata”, ha cercato di minimizzare Chang.
Nel frattempo l’Agenzia intende far di tutto per bloccare la missione e cerca di comunicare con Yutu attraverso cartelloni con varie scritte.
Cartelloni, diciamo uno, con sopra impresso: sei licenziato, torna subito.
Stessa reazione di prima da parte del Rover, sorrisi e OK all’obiettivo della camera.
“Sapesse leggere, tutto sarebbe più facile”, si è lasciata sfuggire Mosako, parlando con l’avvocato di famiglia, il tostapane Chun, abile elettrodomestico delle aule giudiziarie cinesi.
Appresa l’ultima vergognosa rivelazione su Yutu, l’Agenzia ha deciso di mandare un altro Rover sulla Luna per comunicare vis a vis all’interessato il suo licenziamento in tronco e per rimpiazzarlo.
Tuttavia, come si dice, hanno fatto i conti senza l’hard disk.
Difatti, il Rover che è ormai in viaggio è in realtà una Rover, si chiama Fujiko ed è nota agli addetti ai lavori come Lepre di cristallo.
Ma è ancor meglio conosciuta dai familiari di Yutu come la sua fidanzata.
“Sono freschi sposini”, ha confessato la suocera Lyn, “che volete farci, sognavano un viaggio di nozze da sogno.”
Polizia, esercito, marina e aeronautica sono tutti in campo per arrestare la coppia di fuggitivi a spese del governo e il giudice ha già dichiarato che una pena esemplare li attende al ritorno.
“Eventuale, ritorno”, ha commentato Chang al citofono ai giornalisti che assediano la sua casa. “Se quello si riaddormenta son dolori.”
Nel frattempo, l’Agenzia ha ricontattato ancora Yutu e nel monitor stavolta non è più solo.
I Rover a sorridere sono due, ora.
Missione compiuta.
San Valentino sulla luna.