Storie di guerra: la vera bomba
Storie e Notizie N. 1036
Eccola, la bomba.
Questa è la vera bomba, signori miei.
Altro che minacce sotto forma di pistolotti in farseschi video pseudo intimidatori.
Questo è lo scoppio che distrugge il circo.
Di fanatici deliri e astute strumentalizzazioni.
Questo è quello che accade di rado, è vero.
In effetti è così.
Ma che volete farci: la bomba che conta davvero si fa pregare.
Verbo quanto mai azzeccato, stavolta.
E se considerassimo per un istante gli ingredienti che danno vita, giammai morte, a tale pericolosa miscela, rimarremmo stupiti.
Non v’è alcunché di chimico in gioco e già questo è un miracolo.
Tutto naturale.
Tutto pulsante e vivo.
Umano.
Sì, è una bomba umana, la vera.
E gli agenti in campo sono due.
Divisi da uno specchio intessuto di tasselli di quotidiana quanto pericolosa banalità.
Fanatismo, decisione, coraggio, mossa, religione, impegno, libertà, diritti, politica, guerra, pacifismo, scelto, scelta, scelti…
Potrei andare avanti con tutte le forme e i sinonimi di un lemma che ha a che fare con un'unica terra.
La terra dell’agire, più o meno consapevole.
In breve scegliere.
Lo specchio è lì, davanti ai nostri occhi, ogni giorno almeno una volta.
E talvolta testimone oculare dell’incontro perfetto.
Tra le due metà della medesima verità.
Eroi e martiri.
Martiri ed eroi.
Il film dura poco, di sicuro non quanto i polpettoni hollywoodiani, ma quanto basta per farti discutere con gli amici dopo, a cena, e il mattino seguente, e il giorno successivo e molti altri ancora.
La sceneggiatura, o script, è altrettanto essenziale.
Aitzaz Hassan è un adolescente e, nel preciso attimo in cui i suoi occhi intercettano in quel suddetto
Ovvero interromperlo.
Ho una vita davanti, sono solo un ragazzino, perché proprio io, tanto non cambierà nulla, tanto il mondo fa schifo, tanto l’umanità è comunque spacciata, tanto…
Tali pensieri, comuni a molti tra noi, troppi, vengono spazzati via con una facilità impressionante.
Incredibile, non è così?
Tuttavia, sebbene al riparo di una modesta storia come questa, il fatto è tale.
Notizia degna della pagina nobile.
Il martire e l’eroe si sono guardati negli occhi.
L’uno ha abbracciato l’altro.
Fino a confondersi.
E lo specchio è andato in pezzi.
Ora sì che vediamo con chiarezza, giusto?
Adesso anche i ciechi comprendono la differenza tra i due.
Eroe e martire.
Solo uno era entrambi.
L’altro è stato cancellato.
Beato quel paese che non ha bisogno di tutti e due.
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