Storie di donne: in manette in Russia a -20 gradi

Storie e Notizie N. 1051

Ecco la storia della ballerina che danza in un giardino di Mosca contro le leggi che mortificano i diritti umani e civili in Russia...

Zero.
Fa freddo.
A zero gradi fa freddo, senza scherzi.
D’accordo, magari potrebbe non piovere, magari se ci fosse il sole.
Magari, sì.
Ma se a zero l’acqua ghiaccia ci sarà un motivo, no?
O perlomeno conseguenze.
A casa, a casa.

Meno uno.
Se a zero fa freddo, figuriamoci…
Nondimeno, sarebbe troppo facile, finirla qui.
Perché parli bene te, che te ne stai al caldo al di qua del monitor.
Per chi vive agli antipodi della rete un grado fa la differenza, eccome.
A casa, presto a casa.

Meno due.
Soprassedendo quindi sullo scontato, ribadire che fa freddo ha un suo perché.
Lo senti tutto, diciamo le cose come stanno, sulla punta del naso e le dita e i piedi e ovunque.
Un punto in meno lo senti tutto.
A casa, torniamo a casa.

Meno tre.
Stavolta nevica, è chiaro.
Meglio per i bambini, d’accordo, ma noi altri che lavoriamo a cottimo?
Con la neve si gioca, va bene, è bella da vedere, non è il massimo da bere, una volta sciolta, in condizioni estreme, ma non ci si mangia.
No, dannata neve, no.
A casa, restiamocene a casa.

Meno quattro.
Accendi la stufa, anzi no, spegnila.
Subito a letto che si sta caldi.
Una volta a casa, chiusi in casa.

Meno cinque.
Ci pensi quando in pieno agosto ti lamenti per il caldo?
Ecco, pensaci ora.
In casa, entra in casa.

Meno sei.
Le coperte sono finite, è inutile che cerchi nell’armadio.
Arrenditi e non ci pensare.
E non tremare, ti prego.
A casa.

Meno sette, otto e nove.
Qui si accelera, per forza.
Altrimenti la storia glaciale si affloscia come il canotto che tenti di gonfiare al mare.
Rientra in casa, adesso.

Meno dieci, undici, dodici.
E tredici.
Mai lasciarlo solo, a congelarsi.
In casa, la tua.

Meno quattordici, quindici e sedici.
Diciassette e diciotto.
T’avevo detto che veniva il freddo tutto assieme e tu che non mi ascolti mai.
Hai visto che le previsioni servono?
A sapere che viene il freddo.
Stando in casa.

Meno diciannove.
E’ ora di chiudere le persiane e abbassare le serrande.
Staremo più caldi.
No… aspetta. C’è qualcosa, la fuori…

Meno venti.
Eccola, lei che danza.
Nonostante il freddo delle manette, l’unico a cui ha permesso di baciarla.
Solo sui polsi, però.
Perché il resto puoi solo ammirarlo.
E’ libero tanto quanto dovrebbe essere il paese in cui si libra…


 


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