Storie di razzismo: storia delle eccezioni

Storie e Notizie N. 998

Leggo che a differenza della bambina trovata in Grecia in un campo nomadi, l’altrettanto bionda bimba che era stata sottratta in Irlanda ai suoi genitori – sull’eco del primo fatto – è in realtà davvero figlia di costoro.
Una bimba bionda Rom.
Cito testualmente: ‘Ad allarmare la polizia erano stati i capelli biondissimi e gli occhi azzurri della bimba, da qui la decisione di affidare la bambina ai servizi sociali.’
Dopo l’esame del DNA, la piccola è stata restituita ai genitori.
Dal canto mio, sull’eco di entrambe le notizie, deduco la seguente storia…

Questa è la storia delle eccezioni.
Sì, eccezioni.
Avete presente quelle note cadute dal pentagramma, che non puoi fare a meno di sentire?
Sono qui ad omaggiarle tutte, nessuna esclusa.
Perché, malgrado una volta iscritte nello spartito scompaiano dal quadro generale, contribuiscono al successo di quest’ultimo in maniera, come dire, fondamentale.
L’eccezione conferma la regola, si dice così.
E cosa farebbe senza le conferme, la Storia che tutti quanti noi riteniamo la più attendibile a raffigurare il nostro cammino? Sono come le gambe del tavolo imbandito a festa su cui cenare la sera di natale.
Nessuno le ricorderà, il giorno seguente.
Ma la memoria, la nostra, si sa che non ha mai avuto una particolare affezione verso l’essenziale.
E allora, in questa ennesima storia da disperdere nel vento della rete, vedo sfilare davanti ai miei occhi, come su una elegante passarella, le eccezioni dimenticate.
Preferibilmente trascurabili.
E in testa alla linea Rom, o degli zingari, se preferite, ecco entrare in scena la bimba nomade dai capelli biondissimi e gli occhi azzurri.
La bimba nomade dai capelli biondissimi, gli occhi azzurri, e che vuole bene ai suoi genitori.
Subito dopo, ecco questi ultimi, coppia indubbiamente Rom, solo a guardarli, che altrettanto ama la propria figlia.
Una bimba dalla bionda chioma e gli occhi azzurri.
Ancora tutti e tre, insieme, a parlare.
Scherzare.
E giocare.
Come una famiglia.
Non eccezionale.
Normale.
Giammai allarmante.
Ecco, io sono lì, ora, seduto a guardare estasiato, come davanti a uno spettacolo teatrale o un film particolarmente avvincente.
Rapito da forme e musica un pensiero mi sorge spontaneo, esattamente come la storia che in questo momento mi ospita.
Eccezioni.
Sarebbe bello che in tanti le ammirassimo.
Basterebbe aprire gli occhi, davvero.
E guardarsi intorno.
Sono convinto che ce ne sono molte di più al di fuori di questa storia.



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