Storie di ragazze: perché ha bevuto così tanto
Forse sarò strano io.
Strano quanto le domande che mi faccio quando leggo le notizie del giorno.
Come quella della ragazza di quindici anni che questo fine settimana è finita in coma etilico.
A quanto leggo sul Corriere, l’adolescente ha iniziato a bere intorno alle otto ed è andata avanti per almeno due ore, passando da un locale all’altro del centro di Roma, mescolando aperitivi, birra e anche vino, fino a perdere i sensi nei pressi di Campo de’ Fiori.
Dopo una notte in ospedale, fortunatamente la giovane ora sembra essere fuori pericolo.
Il paradosso è che tale drammatico incidente sia accaduto il giorno successivo al battesimo della nuova ordinanza comunale anti-alcol capitolina, sostenuta dal sindaco di Roma Gianni Alemanno.
Tale ordinanza scattava alle 23, ora in cui la ragazza era ormai già completamente ubriaca.
Quindi è sicuramente giusto chiedersi come sia possibile che nessun avventore si sia fatto qualche scrupolo nel vendere da bere ad una quindicenne.
“Noi possiamo assicurare che tutto questo non avvenga per strada ma, se una persona entra in un locale e trova qualche sciagurato che gli da l'alcol anche se non ha l'età oppure si ubriaca a casa, siamo sul piano che attiene ad altro genere di interventi”, ha commentato Alemanno.
Riguardo poi ai rivenditori (ir)responsabili, il sindaco ha aggiunto: “Se ci sono locali che eccedono bisogna assolutamente sanzionarli”.
Ecco, alla fine di tutto, leggendo in rete rilevo che ogni attenzione si concentra su un unico punto, indicato dal sindaco stesso: trovare e punire chi le ha dato l’alcool.
Sono d’accordo sul fatto che sia un atto dovuto.
Tuttavia, la domanda di cui parlo all’inizio del post e che mi ha spinto a cercare altre fonti della suddetta notizia – non ottenendo alcuna risposta – è la seguente: perché la ragazzina ha bevuto così tanto?
Da cui, segue un altro quesito: c’è qualcuno tra politici e stampa che si chiede perché un numero spaventosamente crescente di adolescenti abusi di alcool?
Storie e Notizie: storie, frutto della mia fantasia, ispiratemi da notizie dei media.