Risultati elezioni regionali 2010 e la finta democrazia
Lo spettacolo delle elezioni regionali è finito e cala il sipario sul teatrino elettoral-democratico. Tuttavia, la messa in scena continua imperterrita, perlomeno finché ci sarà ancora pubblico ad assistere.
Tifosi e fans, detrattori o sostenitori, discepoli e non, dopo che gli pseudo leaders degli altrettanto cosiddetti maggiori partiti italiani avranno fatto i loro commenti di circostanza, si ritroveranno davanti la solita farsa, tra telegiornali faziosi e più o meno eroici programmi di approfondimento.
La Storia:
C’era una volta un paese di 60 milioni di abitanti.
Tra di essi, a marzo 2010, gli aventi diritto di voto erano circa 41 milioni, il 68% della popolazione totale, circa 7 persone su 10.
A marzo 2010, alle elezioni regionali, erano in gioco 13 regioni.
I votanti registrati furono circa 26 milioni, il 43% del popolo, ovvero solo 4 persone su 10.
Quindi 4 persone su 10 decisero i governi della maggior parte delle regioni sul piatto.
Da ciò segue che le restanti 6, circa 36 milioni di cittadini, non votarono per quei governi.
La media nazionale dei voti ricevuti dal Centro sinistra corrispose al 47% dei votanti, un punto in più rispetto al Centro destra, al 46%.
Vuol dire che circa 12 milioni di persone votarono per il Pd e i suoi alleati e poco di meno la coalizione del PdL.
12 milioni da una parte e 12 milioni dall'altra.
Un quinto della popolazione italiana contro l'altro quinto.
3 persone su 5, la maggioranza del paese, non votarono per i loro partiti.
Questa è la realtà.
Eppure, questi furono i titoli dei maggiori quotidiani:
Corriere della Sera: Vince Berlusconi, Lega Boom
La Repubblica: Bossi trascina la destra
Il Giornale: Polverini più Cota, trionfano il PdL e la Lega
La Stampa: Berlusconi, lezione al Pd
Il Messaggero: Regionali, l’avanzata del Centro destra
Il Tempo: L’amore ha sconfitto l’odio
Libero: Che goduria
Viva l'Italia, viva la democrazia…
La Notizia: Elezioni regionali 2010, ecco i risultati.
Storie e Notizie: storie, frutto della mia fantasia, ispiratemi da notizie dei media.