Post

La Bibbia il Latino e l’Occidente per la continuità e l'eredità

Storie e Notizie N. 2266 C’era una volta, cioè adesso, uno strano Paese, ma parliamone al passato come se non ci riguardasse che mi sento meglio a raccontare. Mi deprimo di meno, ecco. Immaginatevi una nazione in cui un terzo degli adulti tra i 16 e i 65 anni era analfabeta funzionale . Ciò vuol dire che erano in grado di leggere e scrivere, ma mostravano notevoli difficoltà - o addirittura incapacità – a capire, assimilare o anche solo far qualsiasi uso delle informazioni lette . Questo poneva il Paese agli ultimi posti nella classifica degli Stati più industrializzati in accordo a tale fondamentale criterio di valutazione. Inoltre, gli studenti palesavano una media di rendimento in matematica e scienze al di sotto di quella europea e si evinceva ancora l’atavico divario tra Nord e Sud e tra maschi e femmine a vantaggio dei primi, peraltro il maggiore rilevato in quest’ultima speciale categoria. L’unico dato positivo riguardava la lettura , con una media superiore a quella del co...

Fact Checking che cos’è

Storie e Notizie N. 2265 Okay, prima una breve storia, quindi i fatti e poi, a voi, le conclusioni. Evitando il consueto c’era una volta e tutto il resto – ma parafrasando e modernizzando di nuovo il celeberrimo Mito della caverna – immaginiamo che un gruppo di persone viva all’interno di una casa priva di finestre e che l’unica fonte di informazione su quel che si trova all’esterno sia un grande monitor di quelli di dimensioni ciclopiche, a tutta parete. Un monitor, per quanto tecnologicamente potente, non è una finestra , malgrado quest’ultima ci offra soltanto una minuscola porzione di quel che c’è all’esterno. Questo è un concetto fondamentale da tenere sempre a mente. Ciò nonostante, i nostri trascorrono le loro esistenze costruendo la loro percezione dell’attualità oltre i confini della casa tramite lo schermo di cui sopra. All’interno del monitor, che non è una finestra, a un tratto viene proposta loro la possibilità di connettersi in tempo reale con tutte le persone che si tr...

Perché siamo qua?

Storie e Notizie N. 2264 Perché sono qua, anche stavolta? Non mi riferisco ai cosiddetti massimi sistemi, ovvero l’essere in vita oggi, in questo tempo e in questo luogo. Semplicemente qui, su questa pagina nel mio caso, così come nelle altre virtuali che ho appena visitato, consultato e assorbito mio malgrado. Siamo qui come semplici spettatori inerti senza alcuna chance di mutare tale condizione? Se è così, ditelo subito, vi prego, giacché il tempo che abbiamo davanti non è così tanto come sembra. Di sicuro il mio non mi pare più infinito come in passato e, forse, non è detto che sia un male. Siamo qui perché possiamo fare qualcosa per cambiare noi stessi e di conseguenza ciò che ci circonda, per quanto in misura appena percettibile? In tal caso, che il cielo o chi altri in sua vece ce ne convinca al più presto, perché oltre al nostro tempo è a rischio quello di un’enorme quantità di esistenze più fragili di noi e anche più necessarie al futuro del pianeta. Siamo, infine, qui perch...

Ennesimo sciopero dei mezzi pubblici - L'esempio di Hong Kong

Immagine
Storie e Notizie N. 2263 Guarda e ascolta il video podcast su Youtube Ascolta il podcast su Spotify , Apple , Audible , Youtube Music C’era una volta lo sciopero dei mezzi nel nostro Paese e come per ogni protesta, più o meno legittima, la narrazione più in voga vede da una parte "il governo di turno" e dall’altra "i lavoratori". Nel mezzo, "la popolazione". Noi. Che poi, tale divisione non esiste davvero, perché alla fine della fiera il popolo siamo tutti, compresi gli interessati nella contesa sindacale barra istituzionale. D’altronde, all’indomani dell’ennesima vertenza, il problema resterà uguale, ovvero le condizioni del nostro sistema di trasporto pubblico. Ebbene, ho cercato in giro quale fosse la città con quello migliore e tra gli esempi maggiormente virtuosi al mondo mi ha colpito Hong Kong , spesso in cima alle classifiche. Hong Kong è una metropoli davvero complessa da gestire per ogni amministrazione. Il numero di abitanti è tra i più al...

Noi e i social

Immagine
Storie e Notizie N. 2262 Guarda e ascolta il video podcast su Youtube Ascolta il podcast su Spotify , Apple , Audible , Youtube Music A metà degli anni Novanta, in tempi non sospetti, alla domanda su cosa fosse Internet ricordo sempre la risposta che ci diede un professore all’università alla facoltà di Informatica alla Sapienza: siamo noi. Siamo noi connessi l’uno con l’altro dal momento che accendiamo il dispositivo di turno, lo schermo, il modem e tutto il resto. Click e siamo tutti insieme, tra coloro che hanno ripetuto la medesima sequenza. Nondimeno, rammento altrettanto la conclusione alla quale potrebbe arrivare chiunque seppur privo di particolari competenze in materia: eravamo noi, connessi l’uno con l’altro, anche prima. Possiamo dire senza paura, fin dall’inizio. E lo saremo sino alla fine, volenti o nolenti, e senza il bisogno di alcuna procedura tranne quella di venire al mondo, di cui dovremo sempre esser grati alle nostre mamme prima di tutto. Per chi non lo sapesse...

Ha scelto lei

Immagine
Storie e Notizie N. 2261 Guarda e ascolta il video podcast su Youtube Ascolta il podcast su Spotify , Apple , Audible , Youtube Music C’era una volta una frase che dovrebbe dirla tutta. È un sacrosanto diritto spiegato in breve. È la conclusione e punto, fine, giammai a capo e ricomincia, bensì per sempre, senza obiezioni e giudizi. E se tutto ciò non bastasse, rappresenta altresì le prime e ultime parole di qualcuno che pronunciandole mette a rischio la propria stessa vita. A riprova di tutto ciò, “ ha scelto lei ” è ciò che ha detto Massimo della sua compagna Deborah. Quest’ultima ha partorito sua figlia e poi è spirata a causa di un tumore ai polmoni, che conosco bene visto che si è portato via mio padre. I due si sono conosciuti dieci anni fa. Hanno capito di amarsi profondamente e hanno deciso di condividere quel dono con un figlio. Un’altra scelta, già, stavolta di due. Ci hanno provato per due anni, ma sembrava non esserci alcuna possibilità, quando a febbraio scorso Debora...

La macchina di papà

Storie e Notizie N. 2260 Guarda e ascolta il video podcast su Youtube Ascolta il podcast su Spotify , Apple , Audible , Youtube Music Questa storia arriva dal Texas e ha inizio negli anni Ottanta. Earl Guynes aveva 22 anni ed era uno dei tanti operai che lavoravano per le aziende automobilistiche. Alla stregua della maggior parte di loro aveva un sogno ed era quello di possedere un giorno un’auto che potesse reggere il confronto con quelle per cui faticava come un mulo da mattina a sera. La sua era la Chevrolet Camaro del 1967 e alla fine, seppur con grandi sforzi, riuscì ad acquistarla. “Era rumorosa”, racconta Earl. “La gente mi guardava sempre e vedevo ogni volta qualcuno che si arrabbiava quando passavo. Era una cosa divertente…” Poi, come spesso accade, la vita mette mano ai tuoi sogni con degli altri, che non appena realizzati diventano inevitabilmente la priorità. Nel 1982 Earl sposò Mona, la ragazza della sua vita. Un sogno, già. Quindi nacque la sua prima figlia Jennifer....